RINFRESCANDOCI...CON LE FARINE!!!





Intanto, bentornati a tutti dalla fase estiva:-) !!!

Parlottando qua e là tra gasisti, sono emersi un po' di dubbi e riflessioni sulle varie tipologie di farina.
Per 'rinfrescare' a noi tutti ….. riporto di seguito qualche scritto tratto da internet.

Farina 00: questa farina è la più raffinata ottenuta grazie alla macinazione del chicco di grano di cui si eliminano tutte le parti migliori a livello nutrizionale: germe (ricco di vitamine, sali minerali e aminoacidi) e crusca (ricca di fibre). Rimane solo l'amido, ovvero carboidrati semplici ricchi di zuccheri.
Va bene per impastare alcuni tipi di pane o pizze e per la pasticceria e assorbe il 55% del suo peso in acqua).

Farina 0: farina un po' meno raffinata della precedente ma che ugualmente ha perso gran parte dei suoi principi nutritivi, contiene comunque una piccola percentuale di crusca.
Adatta per biscotti, cialde, grissini, piccola pasticceria, assorbe circa il 50% del suo peso in acqua).

Farina 1: meno raffinata delle due precedenti, possiede una percentuale maggiore di crusca.
Si usa per la panificazione di qualità.

Farina 2: è conosciuta anche come farina semi-integrale. Mantiene buone caratteristiche nutrizionali ed è più facile da utilizzare rispetto alla farina integrale. E' un buon compromesso per chi non vuole passare direttamente all'integrale.
Adatta alla panificazione comune.

Farina integrale: la migliore in assoluto, soprattutto se macinata a pietra e quindi senza subire surriscaldamento che potrebbe limitarne i principi nutritivi. E' questa la vera farina, quella che si utilizzava anticamente prima che si scoprisse come l'estrema raffinazione portasse ad un farina più sottile che dava un pane più bianco e morbido. La farina integrale contiene tutte le parti del chicco ed è per questo un alimento completo.
Ideale per la preparazione di pani lievitati e non o per arricchire di fibre naturali un impasto.


Ci sono poi altre farine che, mescolate nella giusta quantità a quella di grano tenero, possono essere impiegate nella produzione di pane e pizze:

- la farina di mais è più adatta alla panificazione, ha una grana molto fine e un sapore dolciastro, produce una modesta quantità di glutine, per cui deve essere aggiunta in piccola parte agli impasti. Può servire per fare il pane o nella preparazione di altri piatti (le tortillas messicane o la polenta).

- la farina di farro è molto ricca di fibre e saporita, ha una buona capacità di sviluppare glutine e può quindi essere aggiunta all’impasto fino al 50%. 

- la farina di orzo, marroncina, conferisce un sapore più intenso e un colore più vivo. 

- la farina di riso, bianchissima e molto fine, è diffusa in tutte le cucine orientali, contiene molto amido, va aggiunta in minima parte all’impasto. 

- la farina di segale, utilizzata in Germania e in Scandinavia per il tradizionale pane a lievitazione naturale, in genere si mescola alla farina di frumento, che ne compensa la scarsa quantità di glutine. 

- la farina di castagne è di colore nocciola e con un sapore dolciastro. 

- la farina di kamut è ottenuta da un cereale dotato di un alto valore nutrizionale per la presenza di importanti minerali come magnesio, zinco, selenio (antiossidante), particolarmente adatta per l’alimentazione di atleti, bambini e anziani. 

- la farina di quinoa ha elevati valori nutrizionali, può essere impiegata per un terzo nella quantità dell’impasto. 

- la farina di ceci èimpiegata in molte regioni italiane in prodotti tipici: cecina a Pisa, panelle a Palermo; può essere mescolata in bassa percentuale alle farina di grano tenero pe il pane. 

- la farina di fagioli, ottenuta dall’essiccazione e relativa macinatura dei fagioli. 

- la farina di patate, ottenuta riducendo le patate in poltiglia ed eliminando le fibre con un lavaggio in acqua.

- la farina di grano saraceno è grigia, picchiettata di nero e ha un gusto di noci. Eccellente sostituto alla farina di grano per tutti coloro che sono allergici al glutine, spesso viene mescolata a altri tipi di farina, a causa del retrogusto amaro.

                           Cose importanti da sapere sulle farine

- Se la farina ha un aspetto bluastro o rossastro, non usarla, è sicuramente
  alterata, la dimensione dei semi varia a seconda del produttore, una buona
  farina è sottile, morbida e delicata.
- Le farine senza glutine ( riso, mais, miglio, grano saraceno, patate, manioca,
  amaranto, sorgo, quinoa) non si gonfiano durante la cottura e devono essere
  mescolate ad altri tipi di farina per essere trasformate in pane.

                                                        Curiosità 
I primi a scoprire la fermentazione della farina mescolata ad acqua e a cuocere il pane nei forni furono gli Egiziani, per i quali il pane era simbolo di ricchezza. Anche i Greci furono bravi panettieri e aggiunsero al classico impasto di acqua e farina altri ingredienti come latte, olio, miele, olive e erbe aromatiche. I Greci usavano disegnare sui forni facce orribili di demoni per spaventare chiunque volesse aprire il forno durante la cottura del prezioso alimento. I Romani, invece, allestirono dei veri e propri forni pubblici, dando inizio alla produzione del pane artigianale, la cosiddetta “arte bianca”, in passato tramandata da padre in figlio con tutti i suoi segreti e trucchi del mestiere gelosamente custoditi.
  
Se avete qualche informazione o curiosità da aggiungere, ben vengano!!

Buona panificazione a tutti:-)