LA SCUOLA DI CUCINA DI PAOLO IL PESCATORE: IL CEFALO




Ecco Paolo intento a pulire il cefalo.......





il cefalo è un pesce comune nei nostri mari, la prima cosa da fare è la desquamazione: Paolo si serviva di un paio di forbici "SPECIALI" in commercio esistono speciali desquamatori.






Alla nostra domanda: perchè togli le squame?, Paolo ci ha candidamente risposto che ........la pelle del pesce è buona da mangiare, non ha senso quindi lasciarvi le squame, nel caso in cui il pesce venga invece fatto alla griglia, la pelle tende a seccarsi e quindi non è più commestibile.

Paolo comunque desquama ugualmente il pesce e lo passa in molto olio d'oliva in modo da non farlo attaccare alla griglia e gustare anche la pelle.

Nella cottura alla griglia ci si deve ricordare di cercare una cottura dolce, lontana dalla brace altrimenti il pesce diventa troppo secco.


Il pesce si apre quindi per il ventre con le forbici, si tolgono tutte le interiora, ogni rimanenza di sangue e tessuti deve essere tolta, si stacca poi la testa, che in questo caso non è commestibile e si passa sotto l'acqua dolce per il lavaggio.
Nel caso in cui l'esemplare abbia le uova, troveremo una sacca lunga piena di palline gelatinose subito sotto il ventre: le uova sono buonissime da mangiare passate in padella con un filo d'olio.

A questo punto il pesce è pronto per le successive preparazioni: anche se viene messo alla griglia Paolo ci ha consigliato di aprire il pesce in due e posarlo sulla griglia aperto ma non sfilettato, il sapore ne guadagna.


Nel caso invece in cui siano necessari filetti, ci si deve munire di un coltellino bel affilato e con la lama molto flessibile, a quel punto, muniti di guanti robusti, si comincia la sfilettatura: con questo sistema si perde comunque la carne vicino alla spina centrale che è la più saporita del pesce....



Paolo, con l'aiuto di Hilde, ha sfilettato un paio di cefali per una gustosa e originale ricetta: in una padella con poco olio ha messo a soffriggere aglio vestito, rosmarino, aggiungendo poi porro e carote, ha sfumato con del vino bianco e ha aggiunto i filetti di cefalo tagliati a tocchetti, ha quindi aggiunto un po' di sale dell'Himalaia, una bella manciata di capperi e proprio alla fine peperoncino, un cucchiaio di panna da cucina biologica e una spruzzata di parmigiano.


Ovviamente il nostro scetticismo circa l'uso della panna e del parmigiano era evidente, ci sono
state anche delle belle critiche da certi puristi del pesce.......in realtà il piatto era ottimo ed è finito in pochi minuti